Gli esopianeti sono da sempre oggetto di studio da parte degli astronomi di tutto il mondo, si tratta infatti di pianeti esterni al nostro Sistema Solare che orbitano attorno a stelle diverse dal Sole, ovviamente con caratteristiche diverse da quelle della Terra ma con molte similitudini, ovviamente ciò che si spera è di trovarne uno con talmente tante similitudini da renderlo adatto ad ospitare la vita o addirittura la vita umana.

Studiare questi corpi celesti però è da sempre molto complesso poiché spesso, la luce intensa delle stelle attorno a cui orbitano copre tutto ciò che è visibile sulla loro superficie, il telescopio spaziale James Webb però, sfruttando una fortunata occasione, è riuscito a offrirci dei dettagli definiti come mai prima d’ora, vediamo insieme di cosa si tratta.

 

La superficie di WASP-39b in alta definizione

Il pianeta in questione è WASP-39b situato a circa 700 anni luce di distanza da noi, in direzione della costellazione della Vergine, la composizione della sua atmosfera è stata estrapolata analizzando in modo profondo i dati raccolti dalla sua osservazione, giusto per semplificare le cose, immaginate che questo pianeta offra le dimensioni di Saturno e si trovai ad una distanza dalla sua stella pari a quella di Mercurio dal Sole, un piccolo inferno bollente dunque molto luminoso, per osservarlo infatti, gli astronomi hanno atteso che si allineasse a eclissare la sua stella per poi osservarlo negli spettri infrarossi per poi estrapolare la sua composizione, infatti gli elementi chimici una volta illuminati rifraggono la luce in modo caratteristico, dunque analizzando lo spettro infrarosso rifratto è stato possibile identificare gli elementi.

Dalle analisi è emersa una composizione molto preponderante di anidride solforosa, una molecola che per la sua formazione richiede molta energia che in questo caso viene fornita proprio dalla stella, un po’ come avviene per l’Ozono terrestre, a riprova che esistono davvero molte similitudine della Terra con altri pianeti esterni al Sistema Solare.

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