Smartphone: attenti a come lo caricate, con questi segreti non si rovinerà

Utilizzare lo smartphone nel ventunesimo secolo è diventata quasi una religione (sebbene questo sia scorretto), pertanto sicuramente vi sarete fatti una serie di domande sul suo andamento e sulla sua “conservazione” nel tempo. Vi è mai capitato di rimanere con la batteria scarica senza neppure averlo utilizzato? Ecco, questo è il primo campanello di allarme. Perché accade? Ci dispiace dirvelo, ma quasi sicuramente la colpa è vostra. Difatti basta un minimo errore ripetuto frequentemente per portare il dispositivo verso morte certa. Allora, come prevenire il problema?

Smartphone: il pericolo è sempre in agguato, soprattutto se c’è la tecnologia di mezzo

La chiave per uno smartphone sano innanzitutto è di non tenerlo collegato alla presa elettrica una volta carico. Questo però dipende dai modelli: alcuni dispositivi attualmente in commercio sono realizzati con la funzione che permette di “bloccare” in automatico la carica del telefono una volta raggiunto il 100%.

Le alte temperature invece sono un vero pericolo per la tecnologia, in quanto l’esposizione a queste compromette la funzionalità degli ioni di litio. Dunque, evita di caricare lo smartphone alla luce diretta del sole, sul termosifone o di esporlo a temperature superiori ai 35 °C. Queste possono rovinare la batteria e ridurre la durata della singola carica.

Un falso mito invece dice che per avere una ricarica completa, il device debba essere scarico. Ma la verità è un’altra, in quanto le batterie al litio fungono a cicli di carica. Dunque si completa quest’ultimo il quale si consuma poi al 100% della capacità della batteria (ciò non significa che questo derivi necessariamente da un’unica carica).

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