radiazioni

Studi su studi ma non si arriva ad una risposta definitiva. Le radiazioni da smartphone sono un fenomeno molto discusso sul web e sembra che, ancora oggi, non si riesca a trovare il bandolo della matassa. C’è chi dice che fanno male e c’è chi dice che non provocano alcun danno.

Uno studio di Bankless Time ha provato a fare un po’ di chiarezza, stilando una classifica degli smartphone più radioattivi presenti sul mercato. In cima alla lista c’è lo smartphone di un brand storico.

Cosa regola le radiazioni da smartphone? L’unità di misura SAR, la quale indica le soglie massime consentite per uno smartphone di emettere radiazioni. Oltre queste soglie non si può andare, ma c’è un’eccezione.

 

 

Radiazioni smartphone: una sola “pecora nera” supera le soglie consentite

Tutti gli smartphone presenti sul mercato odierno hanno un numero più o meno alto di radiazioni, ma ce n’è uno che è pronto a sorprenderci istantaneamente. Il limite da non superare per ogni dispositivo è di 1,6 W/kg e corrisponde alla velocità con cui il nostro corpo riesce ad assorbire le radiazioni o, se vogliamo, le onde elettromagnetiche.

Insomma, qual è lo smartphone in cima alla lista dei “cattivi”? A gran sorpresa per tutti, è il Motorola Edge. A quanto pare, la sua misurazione SAR supera le soglie massime consentite e arriva a 1,76 W/kg. Al secondo posto troviamo uno smartphone meno conosciuto, ossia lo ZTE Axon 11 5G con 1.59 W/kg. Concludiamo con il terzo posto occupato dal OnePlus 6T, con misurazione SAR di 1.55 W/kg.

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