Resident Evil: riscontro inaspettato, la nuova serie Netflix si è rivelata un flop

Non sempre tutto va come speriamo. La vita spesso ci riserva delle prove di resistenza a dir poco impossibili che però dobbiamo superare nel bene e nel male. Lo stesso è accaduto alla famosa Netflix nell’ultima settimana. Il debutto di giovedì 14 luglio del nuovo secondo adattamento live-action Resident Evil, non è andato come tutti si aspettavano, anzi. Sembra che l’impegno da parte dei creatori non sia bastato per portare in alto la nuova animazione, che ad oggi sta raccogliendo esclusivamente voti bassi.

Resident Evil: cosa non è piaciuto della serie tv Netflix?

L’ultimo adattamento del franchise di Capcom è andato malissimo, ma perché? Innanzitutto perché si tratta di una libera rilettura della serie, secondo poi perché dal punto di vista narrativo) manca creatività, la sceneggiatura è insipida, il ritmo molto lento e c’è la presenza di troppi cliché. Ma passiamo ai giudizi riportati su Rotten Tomatoes.

Quanto ha effettuato la serie Resident Evil? In media la critica raggiunge il 53%, la serie Resident Evil però ha ricevuto il 23% da parte degli spettatori. Persino la mini serie Resident Evil: Infinite Darkness la superò con il 39%.

Facendo un salto nel tempo, il primo gioco Resident Evil venne rilasciato nel lontano 1996. Da quel momento tutti sono impazziti per il game, vendendo così oltre 100 milioni di copie in tutto il mondo. Non si può dire lo stesso della serie animata. Per di più il franchise cinematografico, ha incassato oltre 1,2 miliardi di dollari a livello mondiale.

Parlando del cast della serie flop ci sono: Lance Reddick (Bosch, Fringe) nei panni di Albert Wesker, insieme a Ella Balinska (Charlie’s Angels), Tamara Smart (The Worst Witch), Siena Agudong (No Good Nick), Adeline Rudolph (Le Terrificanti Avventure di Sabrina), Paola Nuñez (The Purge), Turlough Convery (Ready Player One), Ahad Raza Mir (Ehd-e-Wafa) e Connor Gossatti (3rd Night).

Articolo precedenteSegnale radio: è simile ad un battito cardiaco ma non lo è, ecco di che si tratta
Articolo successivoTelemarketing e chiamate: arriva il nuovo registro delle opposizioni dal 27 luglio