Alzheimer intelligenza artificiale

L’intelligenza artificiale sarebbe capace di diagnosticare l’Alzheimer. Basterà una semplicissima risonanza magnetica per individuare la malattia e a dirlo sono stati i risultati pubblicati sulla rivista Communications Medicine. La suddetta è edita da Nature, finanziata dal britannico National Institute for Health and Care Research (NIHR) e condotta a Londra, presso l’Imperial Biomedical Research Centre.

Gli esperti del settore sono riusciti a sviluppare un algoritmo basato sull’intelligenza artificiale, il quale sarebbe capace di analizzare le immagini di risonanza in modo molto dettagliato. Di fatto, viene effettuata un’analisi approfondita del cervello suddiviso in 155 aree e, dopo, si passa a una rassegna totale di 600 caratteristiche anatomiche, strutturali e funzionali.

Questi parametri riusciranno a estrapolare il responso sul paziente, oltre a distinguere se il paziente soffre di Alzheimer o di altre demenze o malattie neurologiche, le quali sono molto difficili da individuare soprattutto all’inizio.

 

Alzheimer e intelligenza artificiale: ecco come funziona la nuova diagnosi

In questo momento, la diagnosi dell’Alzheimer viene fatta tramite vari test a cui il paziente viene sottoposto, oltre che a una risonanza per capire se ci sono alcune regioni neurali (come l’ippocampo) danneggiate. Tuttavia, non parliamo di un test univoco e rapido per arrivare alla diagnosi: l’utilizzo di utilizzare la risonanza magnetica sarà accostata all’intelligenza artificiale per eliminare qualsiasi forma di errore nella valutazione.

Inizialmente, gli esperti hanno addestrato il loro programma d’intelligenza artificiale su 400 pazienti che soffrono di Alzheimer lieve o grave, soggetti di controllo, pazienti con altre malattie neurologiche e demenze varie. Dopodiché, hanno iniziato di nuovo la fase di test dello strumento si un ulteriore gruppo di pazienti.

La scoperta eccezionale è che l’intelligenza artificiale è stata in grado di presagire accuratamente se un individuo soffre o meno di Alzheimer nel 98% dei casi, una percentuale molto elevata.

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