Una prassi già avviata in Inghilterra, che presto potrebbe essere estesa a tutta l’Europa nell’opera di contrasto al vaiolo delle scimmie.

Bassetti: Il vaiolo delle scimmie può trasformarsi in un Epidemia

Torna sulla scena il professor Bassetti riguardo il dilagare del vaiolo delle scimmie.
L’infettivologo del San Martino di Genova ha espresso preoccupazione: ” Non è da sottovalutare il numero dei paesi coinvolti, circa 25, una situazione ormai globale, i casi sono moltissimi quasi 500, ma certamente con quelli non diagnosticati sono molti di più”.
Intanto nella vicina Inghilterra il governo inizia a prendere le prime misure con una quarantena di 21 giorni per i contatti stretti, non obbligatoria ma fortemente consigliata.
Tutte le persone venute a contatto con un paziente infetto hanno la possibilità di sottoporsi subito al vaccino contro il vaiolo offerto gratuitamente dal governo inglese.
Bassetti ha poi aggiunto: “Anche in questa circostanza gli inglesi dimostrano di essere più avanti. I casi verificati di Monkeypox è bene che siano isolati. Nella propria dimora, se il paziente sta bene, o in strutture adeguate in caso di problemi. È molto importante che i contatti stretti attuino una quarantena fiduciaria, limitando le interazioni con altre persone, in particolare con bambini, donne in attesa e immunodepressi. Poi è necessario inoltre vaccinare chi è venuto in stretto contatto o in alcune situazioni a rischio”.
La situazione a partire dai primi casi pare essere in continua evoluzione, seppur non rapida ma costante. In assenza di adeguate misure esiste il rischio che questo sfoci in una nuova epidemia, con contatti facilitati dalla revoca delle restrizioni e dai raduni estivi.

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