Il Green Pass non è più obbligatorio in Italia. A partire dal 1 maggio, il Governo ha eliminato l’utilizzo della certificazione verde Covid che ha accompagnato i cittadini italiani in gran parte degli ultimi mesi, sia per le attività dedicate al tempo libero sia per le attività lavorative.

 

Green pass: cosa cambia senza l’obbligo vaccinale in Italia

Dallo scorso 1 maggio, il Green pass, sia nella sua versione standard che nella sua versione rafforzata, non sarà più necessario per accedere ai luoghi all’aperto (bar, ristoranti ed altre attività) sia per i luoghi al chiuso.

Cancellate anche tutte le sanzioni legate al mondo del lavoro. Gli over 50 che non hanno il Green pass nella sua forma rafforzata quindi non saranno più chiamati a pagare il contributo e la sanzione di 100 euro in caso di mancata osservazione dell’obbligo di vaccino.

Allo stesso tempo, anche i cittadini che sono sprovvisti di certificazione verde rafforzata sul luogo di lavoro non riceveranno più la sospensione dello stipendio. 

Nonostante la cancellazione della certificazione verde in Italia, il documento anti Covid resta in alcuni strategici settori ancora utile. Ad esempio, per i viaggi, i cittadini dovranno ancora una volta dotarsi dell’attestato nella sua versione base. Il Green pass resta utile per i viaggi nei paesi UE così come per gli spostamenti verso quelle regioni che ancora prevedono restrizioni ai confini a causa del Covid.

Ancora per le norme anti Covid, per alcune categorie lavorative (personale scolastico, forze dell’ordine e personale sanitario) l’obbligo di vaccino è operativo sino al prossimo 15 giugno.

Articolo precedenteTIM, prezzi verso la nuova impennata: 2 euro in più da pagare
Articolo successivoAnatomia di uno scandalo è la serie del momento, addio Bridgerton