lidlLidl, il noto marchio tedesco con punti vendita diffusi praticamente in tutta Europa, non è in ottimi rapporti con il comune di Lecce, a causa di una vicenda che ormai si protrae dal 2019, e che l’ha portata a richiedere un risarcimento monstre, addirittura fino a 9 milioni di euro.

Tutto è legato al discount di viale della Libertà, chiuso nel lontano 2019, come conseguenza di autorizzazioni edilizie non in regola. L’iter che ha portato ad una simile situazione, affonda però le radici ancora più nel passato, quando nel 2015 la società Discoverde presentò ricorso al comune, per la vendita del terreno alla società tedesca.

La giunta Perrone, con il dirigente Gino Maniglio, provvide a firmare un parere di compatibilità con i progetti dell’azienda, in merito proprio agli utilizzi dell’area, un parere che però non ha superato la verifica amministrativa. Da qui si sono susseguite una serie di sentenze e ricorsi, fino al 2019, quando la giunta Salvemini fu costretta, in seguito all’esito del Consiglio di Stato, ad emetter una ordinanza di demolizione dell’immobile.

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Lidl: il risarcimento è maxi

Lidl, dal canto suo, dichiara apertamente di aver sempre operato nella piena correttezza, e nel rispetto dell’autorizzazione comunale concessa. E’ attesa la sentenza del giudice civile, il quale si pensa provvederà alla riconsegna, spiega lo stesso Primo Cittadino, del terreno al proprietario originale (il comune), con la conseguente richiesta del colosso tedesco di un risarcimento atto a coprire la spesa sostenuta all’epoca, stimato tra i 3 ed i 9 milioni di euro. Che dire, sarebbe sicuramente un colpo da ko per le casse comunali.

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