Le iniziative spontanee e non coordinate per l’Ucraina potrebbero dare l’effetto opposto nonostante i buoni propositi.

Ucraina: una guerra digitale che non sempre aiuta

Il conflitto tra Russia e Ucraina continua senza sosta, nonostante i moniti lanciati dai vari stati del mondo per il cessate il fuoco.

Un conflitto che ha toccato tutti nel profondo, ritenuto l’evento più importante dai tempi della guerra fredda.

Molte le persone che vorrebbero contribuire aiutando i civili Ucraini, perché come sempre chi ci rimette nei capricci diplomatici è sempre la povera gente.

C’è chi ha preso l’iniziativa e in particolare parliamo degli informatici che con talento e capacità cercano di ostacolare la Russia con Hackeraggi ad obiettivi sensibili.

Tuttavia questa non è solo una guerra digitale, ma è una guerra vera con carri armati, spari e missili.

Nonostante migliaia di hacker si siano uniti nella lotta alla Russia, i risultati sono stati pochi o nulli e non hanno inciso sulle capacità militari del Cremlino.

L’avanzata continua perché i carri armati non sono guidati via Internet ma da persone in carne e ossa, che di Anonymous se ne fregano altamente (forse potrebbe interessarti anche: Come salvarsi da una guerra Nucleare).

Iniziative singole possono dare anche effetti opposti, meglio una donazione

Quando pensiamo alla Cyber guerra fatta dal computer di casa stiamo sbagliando tutto.

Gli eserciti militari contano nel loro organico tra i migliori esperti informatici. Ciò che si pensa di fare da casa, è probabile che loro l’abbiano già fatto, oppure abbiano analizzato la situazione decidendo di optare per altri sistemi.

Le operazioni militari sono un qualcosa di estremamente organizzato dove nulla è lasciato al caso. Per questo motivo sarebbe opportuno prestare le proprie capacità e la buona volontà solo se richiesto dagli organi competenti.

In questo caso mettersi a disposizione per una più ampia organizzazione, con fine di operare su azioni mirate e coordinate.

Le decisioni prese in autonomia, potrebbero addirittura complicare la situazione di chi è al lavoro sul campo e produrre l’effetto opposto nonostante le buone intenzioni.

Per questo motivo forse la cosa migliore da fare per aiutare sarebbe una donazione, un aiuto per gli ospedali, per l’acquisto di cibo e beni di prima necessità che al momento sono molto utili in Ucraina.

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