Royal Dutch Shell costruirà un impianto di biocarburanti da 820.000 tonnellate all’anno presso lo Shell Energy and Chemicals Park Rotterdam, nei Paesi Bassi, precedentemente noto come raffineria di Pernis. Una volta costruita, la struttura sarà tra le più grandi in Europa per la produzione di carburante per aviazione sostenibile e diesel rinnovabile ricavato dai rifiuti.
Shell prevede che l’impianto di biocarburanti di Rotterdam avvierà la produzione nel 2024. Produrrà combustibili a basse emissioni di carbonio come il diesel rinnovabile dai rifiuti sotto forma di olio da cucina usato, grasso animale di scarto e altri prodotti residui industriali e agricoli, utilizzando la tecnologia sviluppata dalla compagnia.
Verra’ utilizzato bio-nafta e idrocarburi leggeri creati durante il processo di formazione per creare idrogeno. L’idrogeno e il vapore ad alta pressione vengono quindi utilizzati nel processo di produzione per convertire gli oli in combustibili (idroprocesso), contribuendo a ridurre l’intensità di carbonio del combustibile.
Una strategia che potrebbe portare grandi risultati
Una gamma di oli vegetali sostenibili certificati, come la colza, integrerà le materie prime di scarto fino a quando non saranno ampiamente disponibili materie prime avanzate ancora più sostenibili. L’impianto non utilizzerà olio di palma vergine come materia prima.
Il carburante per aviazione sostenibile potrebbe costituire più della metà della capacità di 820.000 tonnellate all’anno, mentre il resto è diesel rinnovabile.
Un impianto di queste dimensioni potrebbe produrre abbastanza diesel rinnovabile da evitare 2.800.000 tonnellate di emissioni di anidride carbonica (CO2) all’anno, l’equivalente di togliere dalle strade più di 1 milione di auto europee (in base alla distanza di guida annuale di un conducente del Regno Unito/UE , ipotizzando un’auto diesel di media cilindrata).
Shell prevede di catturare le emissioni di carbonio dal processo di produzione e immagazzinarle in un giacimento di gas vuoto sotto il Mare del Nord attraverso il progetto Porthos. La decisione finale di investimento per Porthos è prevista per il prossimo anno.
Una volta costruito, Porthos trasporterà e immagazzinerà la CO2 catturata da varie società. Il progetto mira a catturare fino a 2,5 milioni di tonnellate di CO2 all’anno a partire dal 2024.