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Google Tensor, svelati i dettagli del nuovo SoC proprietario di Mountain View

Google si sta preparando al lancio della famiglia Pixel 6 e gli smartphone non rappresentano solamente la nuova generazione dei dei device realizzati a Mountain View. Il debutto dei terminali coincide con l’ingresso di Big G nel mondo dei produttori di System-on-Chip.

I Pixel 6 saranno caratterizzati dalla presenza del chipset Google Tensor, il primo SoC progettato internamente dall’azienda e realizzato da Samsung. In attesa di scoprire nel dettaglio le specifiche tecniche dei due terminali, il leaker Digital Chat Station ha svelato alcune delle specifiche del processore.

Il SoC Google Tensor sarà caratterizzato da una architettura octa-core con la presenza di due core Cortex-A1 con frequenza operativa a 2.8GHz. A supporto ci saranno anche altri due core ad alte performance che lavoreranno a 2.25GHz. Infine, troveremo quattro core che andranno a privilegiare l’efficienza energetica con frequenza operativa a 1.8GHz.

 

Google sta per lanciare la famiglia Pixel 6 con un SoC proprietario sviluppato in collaborazione con Samsung

Il System-on-Chip potrà contare anche sulla GPU Mali-G78 per la gestione grafica. Purtroppo le indiscrezioni non indicano la frequenza operativa della scheda video. Il SoC Google Tensor sarà realizzato con un processo produttivo a 5nm e ci saranno alcune similitudini con i chipset Exynos di Samsung.

Tuttavia, Google ha apportato alcune modifiche per privilegiare la gestione dell’Intelligenza Artificiale. Le aree che gioveranno di queste migliorie saranno quelle legate dell’Assistente e di conseguenze le feature di ascolto, traduzione e comprensione in tempo reale.

Ricordiamo che Pixel 6 e Pixel 6 Pro sono attesi con un display dotato di notch centrale e un comparto fotografico posteriore importante. La variante Pro potrà contare su una fotocamera evoluta rispetto alla versione base mentre le altre specifiche tecniche dovrebbero rimanere invariate. Non resta che attendere ottobre per maggiori dettagli.

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Pubblicato da
Alessio Amoruso