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Produrre energia a costi relativamente bassi senza emissione di gas serra sembrerebbe un sogno, vero? Al contrario, forse ci siamo e ciò che prima sembrava fantascienza oggi pare essere diventato realtà. Infatti tra 10 anni, grazie alla fusione nucleare a 50 milioni di gradi, avremo energia illimitata a emissioni zero. Sarà tutto vero? Scopriamolo insieme.

 

TAE Technologies promette energia pulita a basso costo grazie alla fusione nucleare

Non è una promessa da quattro soldi quella che ha fatto la TAE Technologies, azienda americana dedicata allo sviluppo di energia da fusione nucleare. Tra 10 anni si dichiara pronta a produrre energia non solo pulita, ma anche a basso costo grazie ai suoi reattori.

Si tratta di una tecnologia capace produrre plasma stabile raggiungendo e sopportando una temperatura due volte superiore a quella del nucleo del Sole. Tradotto in numeri si tratta di 51 milioni di gradi. Questo risultato è frutto di oltre trent’anni di studi, ricerche ed esperimenti in quella che più comunemente viene definita fusione nucleare.

L’obbiettivo è quello di garantire temperatura e stabilità del plasma all’interno del reattore così che la fusione nucleare produca energia all’infinito. Una soluzione davvero incredibile che abbasserebbe i costi dell’energia stessa senza produrre gas serra.

 

Quali sono i timori

Al di là dell’effettiva possibilità di realizzare quanto TEA Technologies ha promesso, sono molti i dubbi da superare, o meglio dire, i pregiudizi. In tanti sono ancora spaventati dal nucleare. Questo perché costruire centrali nucleari a norma è oneroso e aggiornare quelle già esistenti lo è ancora di più. Quindi si evince che il problema non sta nella mancanza di tecnologie, che invece sono disponibili, anche avanzate, ma di denaro.

Effettivamente anche il costo per realizzare un tale reattore, capace di stabilizzare e resistere a temperature di fusione nucleare pari a 51 milioni di gradi, è alto. Tuttavia pare che l’azienda sia sicura di quello che dice e prevede che entro 10 anni tutto sarà pronto e utilizzabile. Non ci resta che attendere.

FONTEMeteo Giornale
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