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Il nuovo effetto collaterale le cui segnalazioni stanno aumentando per il vaccino di Pfizer è la miocardite ovvero un’infiammazione del muscolo cardiaco. Le segnalazioni sono in aumento perché sono i più giovani quelli suscettibili a tale reazione avversa, ma non c’è niente da preoccuparsi in merito. I casi sono comunque relativamente pochi e neanche gravi.

L’aver scoperto questo effetto collaterale di Pfizer andrà a cambiare più che altro il modo con cui ci si approccia, ma non va a cambiare l’efficacia del trattamento. Anche i medici saranno semplicemente più recettivi se si trovassero di fronte a casi particolari di giovani vaccinati che non si sentono bene. In ogni caso, ecco cosa sappiamo di tale reazione.

 

Pfizer: la miocardite

Per cominciare, nella maggior parte dei casi, l’infiammazione al cuore inizia a presentarsi dopo quattro giorni dalla somministrazione della dose di Pfizer. La reazione viene definita lieve anche se i sintomi possono inizialmente preoccupare. Il “danno” si presenta proprio al cuore che inizia a far fatica a pompare il sangue con normale ciclo per questo motivo si può provare una mancanza di respiro e un dolore toracico.

Nei casi più gravi, che sono una piccola frazione, ci si può imbattere in un maggiore cambio anomalo dei ritmi cardiaci che porta a peggiorare i due sopracitati sintomi con anche uno stato di affaticamento e un gonfiore agli arti per una ritenzione dei liquidi. Nel momento in cui viene trattata per tempo, la miocardite si risolve con poco sforzo. Per questo motivo, nonostante i casi segnalati, le autorità non hanno bloccato la somministrazione del vaccino di Pfizer.

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