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Soprattutto nei primi momenti quando AstraZeneca è stato sospeso in tutta Europa, ma anche ora che le scorte stanno finendo a causa dei ritardi nella consegna, si è parlato di mischiare le dosi dei vaccini. A livello di pericolo non sembra esserci niente, ma uno studio ha notato che aumenta la possibilità di effetti collaterali.

Si sta parlando degli effetti collaterali più comuni, quelli che si possono definire dei semplici fastidi piuttosto che reazioni in grado di fare danni. Nello specifico, mal di testa, affaticamento, dolore alle articolazioni e altro ancora. Sono tutti di breve durata e compaiono generalmente dopo un giorno dalla somministrazione.

 

AstraZeneca e Pfizer: il rischio di mischiare le dosi

Secondo lo studio dell’Oxford Vaccine Group, usare due dosi di AstraZeneca porta a un rischio di febbre pari a poco più dell’11%. Su due dosi di vaccino di Pfizer il rischio è di poco più del 20%. Mischiando la situazione cambia radicalmente. Se si usa prima il trattamento della casa farmaceutica anglo-svedese e poi quello americano il rischio raggiunge il 34%. Al contrario arriva al 40%.

Lo stato di affaticamento vede numeri ancora più alti. Con due dosi di AstraZeneca l’incidenza del 50%. Usando la prima del suddetto e poi Pfizer si arriva a quasi l’80% di possibilità di svilupparlo. Due dosi di quest’ultimo il rischio è di poco più del 50% mentre se la seconda è dell’altro vaccino si parla di un 60%.

Anche con il mal di testa i numeri sono alti. Doppio AstraZeneca vuol dire un rischio di oltre il 30%, doppio Pfizer invece del 40%. Entrambe le combinazioni dei due vaccini vedono un rischio del 60%.

Si tratta di uno studio piccolo, condotto su meno di 900 volontari, ma già da un’indicazione importante su quello che ci si potrebbe aspettare. Con Pfizer era già noto che la seconda dose poteva causare più problemi mentre su AstraZeneca i dati in merito sono ancora pochi per un quadro completo.

FONTEBBC
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