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All’inizio della pandemia più di qualche pazzo ha voluto indirizzare la colpa di quello che stava succedendo alla rete 5G. Veniva continuamente detto che la rete di ultima generazione stava causando il Covid-19. Intorno a questo si è creata un’isteria così grande che in tutto il mondo erano stati segnalati attacchi alle torri della rete.

Solo di recente l’India è stata colpita dalla seconda ondata e questo ha riportato in auge le teorie complottiste. Si sono gonfiate così tanto che il governo è dovuto intervenire. La risposta che è stata data sul possibile collegamento tra 5G e Covid-19 è a metà tra il comico e l’imbarazzante.

 

5G e Covid-19: c’è un collegamento.

Il portavoce del governo ha ovviamente dapprima fatto notare come non esistono studi scientifici che collegano neanche lontanamente le due cose, ma se così non bastasse, è stato sottolineato come al momento in India non esiste nessuna rete 5G e che quindi non sta potendo causare la pandemia di Covid-19. Solo di recente, il 4 maggio, l’India ha approvato l’inizio dei test sulla rete 5G e i test in questione inizieranno solo a partire tra qualche mese, e sicuramente non in piena a questa emergenza di proporzioni mai viste.

Proprio questo paese asiatico, nell’approvare i test sul 5G, ha fatto in modo di escludere Huawei. Da un lato la motivazione riguarda la possibilità di spionaggio da parte del colosso cinese, ma il peso specifico lo ha avuto il fatto che l’India e la Cina sono praticamente in guerra. Non si può certo affidare un’infrastruttura così importante nelle mani del nemico.

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