La rete attualmente più usata in tutto il pianeta è senza ombra di dubbio il 4G, lo standard di quarta generazione è infatti ancora la rete più diffusa, sebbene oramai si appresti a lasciare il testimone alla sua diretta erede, ovvero il 5G, la rete di quinta generazione sta infatti muovendo i primi passi in quello che è un cambiamento normale e prevedibile all’interno dell’evoluzione della telefonia.

Ovviamente il 5G diventerà il nuovo standard grazie alle sue incredibili prestazioni, relegando il 4G al ruolo di tappabuchi nelle aree scoperte del pianeta, un fine scontata e forse anche necessaria, dal momento che il 5G, oltre ad offrire velocità superiori, grazie ad una nuova infrastruttura di rete, offrirà una sicurezza imparagonabile e non soffrirà di un problema che invece affligge il 4G fin dalla sua nascita.

Uomo nel mezzo

La falla che affligge la rete 4G LTE è sostanzialmente paragonabile all’attacco man in the middle, un hacker ben attrezzato infatti, può simulare una rete 4G ufficiale di un qualunque provider e fare da mediatore tra chi richiede dati e chi li invia, potendo così scansionare in modo completo e agevole tutto il traffico, con evidenti problemi per la privacy di chi ne è vittima dal momento che goni dato diventa disponibile per chi guarda.

Per fortuna questa falla per essere sfruttata richiede un’attrezzatura particolare e costosa, che non tutti gli hacker possono permettersi e che comunque non vale l’eventuale guadagno futuro, ciò fa da fattore protettivo nei confronti della falla stessa, che viene per l’appunto arginata.

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