Volkswagen, Jeep, Mercedes, Tesla: le principali case automobilistiche sono alle prese con i richiami in quest’ultimo periodo, a causa di una serie di difetti di produzione segnalati dagli utenti.

Sono diversi i modelli sotto la lente d’ingrandimento, così come di vario genere sono le problematiche a cui si cercherà di porre rimedio nel più breve tempo possibile. Anche la gravità del difetto è diversa a seconda dell’azienda, e può andare da un semplice problema del display al rischio incendio del veicolo.

D’altronde, non si tratta del primo né dell’ultimo caso di criticità nei veicoli riscontrate diverso tempo dopo la messa in commercio. Pur nel disagio creato agli utenti, risulta positivo che le case automobilistiche si stiano muovendo per mettere al sicuro i propri clienti.

Auto richiamate, in 500.000 i veicoli ritirati solo negli ultimi tre mesi

Iniziamo da Volkswagen, tra le prime a intraprendere il processo di richiamo e riparazione. L’azienda ha infatti riportato indietro circa 56mila unità per problemi di software riguardanti il sistema di infotainment e il corretto funzionamento della retrocamera.

Il richiamo riguarda le Golf 8 distribuite in Europa e assemblate fino a luglio 2020, di cui 26mila nella sola Germania, e sarà funzionale alla completa sostituzione della centralina elettrica nei modelli che presentano motori di tipo mild hybrid.

Passiamo ora a Jeep, che ha previsto il rientro in fabbrica di ben 43mila vetture che presentavano grossi problemi con il cambio manuale a sei rapporti. Stando a quanto riferito, il difetto porterebbe ad un surriscaldamento dello spingidisco intermedio della frizione, rischiando poi la rottura della scatola di trasmissione.

Laddove i detriti surriscaldati entrassero in contatto con parti infiammabili, il rischio di incendio della vettura sarebbe molto alto. Una grave criticità che rischiava di affliggere pesantemente l’esperienza di guida e anche mettere in pericolo l’incolumità dei passeggeri. Ad essere interessati sono i modelli di Wrangler prodotte tra il 2018 e il 2021 e alcune Gladiator costruite tra il 2020 e il 2021.

Non da meno il problema che affligge i modelli Mercedes Classe C e GLC costruiti fra il 2016 e il 2020: anche queste vetture sono a rischio incendio, comportando il richiamo di oltre 264mila veicoli in tutto il mondo. Il difetto è stato descritto come un guasto al sistema di protezione antincendio, e più precisamente nel meccanismo di inertizzazione del veicolo che si attiva in caso di incidente.

Concludiamo l’elenco con Tesla, che invece sta effettuando riparazioni sui veicoli Model S e Model X per un guasto al touch screen collegato al display sul cruscotto. Riparare questo difetto è importante perché da esso dipendono molte funzionalità dell’auto elettrica e l’intero sistema di intrattenimento dell’auto.

VIAAutoTimes News
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