Vaccino

Vi ricordate il caso dei visoni nei Paesi Bassi? Quanti di questi poveri animaletti contagiati dal Coronavirus sono stati abbattuti. Per alcuni animalisti si può anche dire che almeno questi allevamenti sono stati chiusi definitivamente. Ciò e altre ricerche a supporto hanno dimostrato come gli animali possono essere contagiati dal Sars-CoV-2. Esiste un vaccino anti Covid-19 per gli animali?

 

Animali a rischio contagio: arriva Karnivak-Kov, il vaccino Covid-19

Si chiama Karnivak-Kov il nuovo vaccino anti Covid-19 destinato alla somministrazione animale. Lo ha realizzato il Centro Federale per la Salute Animale del Rosselkhoznadzor. Questa branchia del Servizio Federale Russo per la sorveglianza veterinaria era già all’opera dall’anno scorso e più precisamente da ottobre.

Adesso questo vaccino proteggerà non solo cani e gatti, ma tutti gli animali da compagnia. Servirà anche prevenire ed evitare situazioni simili come quella avvenuta in nord Europa con i visoni.

I nostri cari e amati animali sono in pericolo. Una diffusione massiva del contagio potrebbe dare il via ad una panzoozia. In altre parole il virus passando da un animale all’altro potrebbe mutare creando così varianti resistenti agli anticorpi e al vaccino anti Covid-19. Si rivelerebbe uno scenario davvero pericoloso e spaventoso.

Sono 400 le specie che potrebbero essere colpite dal Coronavirus. A confermarlo è una ricerca guidata dagli scienziati dell’Università della California di Davis. I test sul vaccino in oggetto hanno dimostrato che è in grado di produrre anticorpi nel 100% degli animali che lo hanno ricevuto. Questo è quanto ha dichiarato Konstantin Savenkov, vice capo del Servizio federale per la sorveglianza veterinaria e fitosanitaria.

Mentre in Italia siamo alle prese con le fake news sul vaccino Covid-19, negli altri Paesi si realizza anche per gli animali. E con ottimi risultati. Forse è importante cambiare focus e dirigere le intenzioni verso i giusti obbiettivi allontanandosi da false dicerie che non hanno alcun fondamento scientifico.

Infatti cosa potrebbe succedere se il Sars-CoV-2 malauguratamente si diffondesse in uno zoo o all’interno delle riserve naturali? Sicuramente è meglio anticipare una disgrazia di questa portata.

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