Potresti non averli mai notati, ma sono tra gli emoji più usati al mondo. Le tre scimmie sono comuni su WhatsApp e altre applicazioni di messaggistica istantanea e sui social network in tutti i paesi (sicuramente le avete usate più di una volta) ma soprattutto sono diffuse in Asia.

Lì hanno un significato speciale e la loro origine risale a più di quattro secoli. Vi raccontiamo tutto in soli due minuti.

Continua a leggere per saperne di più

Come vi abbiamo detto, hanno persino i loro nomi, che sono Mizaru ? e che significa “non vedere”; Iwazaru ?  che significa “non parlare” e Kikazaru ?, che in questo caso significa “non ascoltare”.

Queste tre famose emoji sono note collettivamente come le “Tre scimmie sagge” o le “tre scimmie mistiche” e la loro origine è nella cultura giapponese e più di quattro secoli fa. In realtà provengono da sculture scolpite nel legno dall’ebanista Hidari Jingorō (1594 – 1634). Erano figure che venivano collocate agli ingressi dei templi sacri che si trovavano a nord di Tokyo, in Giappone.

All’inizio erano dedicati al sovrano Shogun Tokugawa Ieyasu, ricordato come un uomo saggio e onorevole e il loro significato deriva dal Codice cinese di Santai, che promuoveva la moralità e il buon comportamento basato sui sensi.

In relazione a questo, le scimmie rifletterebbero tre azioni del proverbio cinese, che sarebbero: “non vedere il male”, “non parlare del male” e “non ascoltare il male”.

Adattati a WhatsApp e alle altre applicazioni in cui possono essere utilizzati, questi emoji possono esprimere ? vergogna per qualcosa ? che non vuoi dire qualcosa ?  non sei disposto ad ascoltare. Come si dice, sono alcune delle emoji più utilizzate, così come il cuore di WhatsApp.

Articolo precedenteNetflix: lancia un piano per guardare i contenuti HD dallo smartphone ad un ottimo prezzo
Articolo successivoTim: Vodafone e Fastweb le chiedono un miliardo di risarcimento