Patrimoniale: la nuova tassa sul patrimonio sembra essere alle porte

Il virus che da mesi circola in tutto il mondo, non è di certo passato inosservato. Ormai conosciuto da tutti come Covid-19, ha seminato un’infinità di decessi e terrore. Ovviamente però a rimetterci vi sono anche i conti pubblici. Come risanare il problema? Il Governo ha in mente di inserire una tassa patrimoniale. Scopriamo insieme quali saranno i provvedimenti presi per “rimpolpare” la situazione economica grave.

Patrimoniale: manca sempre meno all’arrivo della nuova tassa sul patrimonio

Come già deducibile nel paragrafo superiore, la crisi è di natura economica e coinvolge proprio tutti. Per tale ragione lo Stato ha cercato di pensare in grande tutelando popolo e Governo. Nel primo caso ha tentato di non mettere il carico da dodici sui cittadini già stremati dal coronavirus. D’altro canto ha pensato a come riscuotere almeno in parte il gettito fiscale, fondamentale per garantire il funzionamento dei servizi offerti al popolo.

Guido Carlino, presidente della Corte dei Conti ha dichiarato in merito: “Un nuovo prelievo patrimoniale appare auspicabile, ma serve una valutazione preliminare, riguardo alla caratteristica di prelievo, che da reale potrebbe essere trasformato in individuale, considerando dunque tutte le forme di patrimonio ed eventualmente a base familiare anziché individuale“.

Quali cambiamenti porterebbe l’introduzione di una tassa patrimoniale? Con questa si potrà probabilmente rimodulare l’Irpef e diminuire il carico fiscale sulle spalle delle fasce medie di reddito. Tale parte della popolazione sta sopportando più di tutte il carico di tasse e imposte. Insomma, una tassa patrimoniale porterebbe a far pagare i redditi più forti alleggerendo quelli “deboli”.

 

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