IPTV: cosa si rischia sottoscrivendo un abbonamento pirata da 10 euro al mese

Non si tratta di una questione di concorrenza ma semplicemente di etica morale; un utente non dovrebbe dare da mangiare alla pirateria, semplicemente perché si tratta di una situazione illegale. L’IPTV rappresenta l’ultima frontiera di questa piaga che da sempre interessa il mondo della televisione a pagamento, la quale vede i principali licenziatari arrancare ultimamente. La Guardia di Finanza però sta portando avanti delle indagini volte ad eliminare qualsiasi tipo di piattaforma, proprio come negli ultimi mesi.

Per evitare qualsiasi tracciamento e per non incorrere in problemi seri, il consiglio di alcuni utenti è quello di utilizzare una VPN. Surfshark ad esempio permette soluzioni molto interessanti e soprattutto con un costo molto economico.

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IPTV: cosa si rischia nel caso in cui la legge dovesse beccarvi con le mani nel sacco

Gli utenti forse non sanno che ogni giorno rischiano tantissimo utilizzando i soliti abbonamenti pirata. Questi infatti possono essere rintracciati dalla Guardia di Finanza tramite l’indirizzo IP, proprio come sta accadendo nei confronti delle persone beccate sulla piattaforma Webnet. Le multe inoltre sono salatissime: si va infatti da 2000 fino a 25.000 € arrivando poi al carcere per coloro che vendono il servizio al prossimo.

“Dietro Webnet si nascondeva un’articolata organizzazione, operante in diverse regioni del territorio nazionale, dedita alla vendita e distribuzione di dispositivi di decodificazione idonei a permettere l’accesso al servizio criptato IPTV per fruire di contenuti televisivi, senza il pagamento del canone dovuto”.

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