Sappiamo già che dobbiamo guardarci da email pericolose e da sms fasulli. Sono infatti la maniera più facile per cadere nella rete di phishing e di smishing che gli hacker di oggi tendono. Tuttavia, oltre a questi due metodi esiste anche la truffa del call center, in cui è una telefonata a trarre in inganno facendovi credere qualcosa in realtà non è reale. L’Unione Nazionale Consumatori è stata di recente coinvolta a sua insaputa in una di queste truffe.

Che cosa è successo esattamente alla UNC?

Ecco cosa è successo alla UNC: un gruppo di truffatori ha cominciato a fare una serie di telefonate a utenti di varie compagnie telefoniche e gli operatori telefonici coinvolti in questo inganno si sono spacciati per dei consulenti dell’Unione Nazionale Consumatori. Ma questa è un’informazione falsa: questa truffa avviene attraverso due telefonate distinte.

Nella prima telefonata, si parla con un operatore telefonico che si spaccerà per un dipendente della compagnia telefonica alla quale siete abbonati. Esso vi avviserà di un immediato aumento della bolletta dovuto a ragioni non spiegate nel dettaglio. Vi avviserà inoltre di una seconda telefonata nella quale sarete invitati a cambiare compagnia telefonica per usufruire di piani tariffari. A questo punto vi arriverà una seconda telefonata di un sedicente consulente dell’UNC. Quest’ultimo che vi illustrerà dei differenti piani tariffari di altre compagnie telefoniche a cui vi esorterà a passare.

Massimiliano Dona, presidente dell’Associazione UNC, ha casualmente ricevuto una di queste telefonate e si è premurato di avviare il prima possibile delle indagini in merito. Non si è ancora individuato l’eventuale colpevole di questa truffa. Tuttavia si pensa che possa trattarsi di un call center che lavora per più di una compagnia o anche di una società specializzata nel raccogliere informazioni sulle lamentele dei propri gestori telefonici. È improbabile però che questa iniziativa parta direttamente dalle compagnie telefoniche. Più probabilmente si tratta di un’idea che viene direttamente da un call center con l’obiettivo di chiudere il maggior numero di contratti possibili con i clienti.

Articolo precedenteStop ai servizi VAS: spesso vengono attivati per sbaglio, ecco come difendersi
Articolo successivoPlayStation Plus: ecco i giochi gratuiti di marzo per PS4 e PS5