spotify-aumento-costo-servizi-streamingL’aumento dei prezzi su Spotify e altri servizi di musica in streaming potrebbero spingere le persone a tornare alla pirateria online più di quanto si possa pensare.

Con concorrenti come Apple Music e Amazon, Spotify ha mantenuto i suoi prezzi fermi per anni. Ha introdotto altri pacchetti, come un abbonamento più costoso che include un livello di qualità del suono superiore, ma non ha mai modificato il prezzo base. Se lo facesse, correrebbe il rischio che i suoi clienti tornino a scaricare musica illegalmente senza pensarci due volte.

Horacio Gutierrez ha avvertito che è importante assicurarsi che lo streaming “non diventi inaccessibile per i consumatori”. Altrimenti rischia di “spingerli alla pirateria online”. Una sorta di ritorno al passato assolutamente da evitare. Ad esempio, analizzando Netflix, noterai che gli aumenti dei prezzi non si sono verificati fino a molti anni dopo dal lancio del servizio.

Spotify: improvviso aumento dei prezzi potrebbe spingere gli utenti a non rinnovare l’abbonamento più del previsto

Molto interessante anche l’impatto di YouTube di proprietà di Google, che ha la capacità di rendere disponibili più contenuti gratuitamente. “È sempre stato difficile stabilire se fosse legittimo o illegittimo. È difficile competere su un campo di gioco irregolare. Loro (YouTube) non hanno necessariamente licenze per tutta la musica che usano e non ne hanno bisogno. E anche quando hanno le licenze, l’importo che pagano, a causa del modo in cui funziona il loro modello di business e del modo in cui funzionano le tariffe, è inferiore”.

I podcast senza dubbi contribuiscono alle entrate di Spotify. Infatti, la società stessa conferma l’importanza che hanno le pubblicità durante i podcast, una vera e propria svolta che ha aiutato non solo la categoria podcast ma l’app nel suo complesso. “Non possiamo negoziare direttamente con gli artisti nel modo in cui negoziamo con i podcaster o con le persone che creano podcast, la struttura di quel mercato è molto diversa.”

“Il prodotto viene valutato in base a quanti utenti può attrarre, quanti flussi attirerà, il che a sua volta determina quanti inserzionisti sono disposti a fare pubblicità tramite podcast. C’è un mercato che sta emergendo in questo senso.” L’unica soluzione sembra essere quella di aggiungere eventualmente ulteriori pacchetti senza mai rinunciare a quello base.

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