Telegram batte WhatsApp e guadagna 65 milioni di utenti, ecco i due motivi

Per più motivazioni ad oggi Telegram si ritrova in posizione di vantaggio rispetto a WhatsApp. Di certo non c’è paragone per quanto concerne gli utenti che le due piattaforme hanno a disposizione: WhatsApp ne ha infatti ben 2 miliardi in giro per il mondo, mentre Telegram è quasi a 200 milioni suonati. Il merito è soprattutto dei 65 milioni arrivati durante il mese di gennaio, in seguito alla dichiarazione di WhatsApp di voler aggiornare i suoi termini e le sue condizioni per la privacy.

Ci sono però alcune funzioni che permettono agli utenti di apprezzare in pieno Telegram, come ad esempio quella che permette l’autodistruzione dei messaggi. Inoltre sono presenti anche i canali che nel nostro caso portano offerte Amazon. Per iscrivervi al nostro canale Telegram ufficiale vi consigliamo di cliccare a questo link. È tutto gratis.

 

Telegram: ecco le migliori funzioni della nota app descritte dal Play Store di Google

  • 100% GRATIS E SENZA PUBBLICITÀ: Telegram è gratis e sarà sempre gratis.
  • DIVERTENTE: Telegram ha potenti strumenti di modifica foto e video e una piattaforma aperta per sticker/GIF in modo da provvedere a tutti i tuoi bisogni di espressività.
  • POTENTE: Puoi creare chat di gruppo fino a 200.000 persone, condividere grandi video, documenti di qualsiasi tipo (.DOCX, .MP3, .ZIP, etc.), e addirittura impostare dei bot per dei compiti specifici.
  • SICURO: La nostra missione è diventata combinare la migliore sicurezza con la semplicità d’uso. Ogni cosa su Telegram, incluse le chat, i gruppi, i media, etc. è crittografata usando una combinazione di crittografia simmetrica AES a 256-bit, crittografia RSA a 2048-bit e scambio di chiavi sicuro Diffie-Hellman.
  • SINCRONIZZATO: Puoi accedere ai tuoi messaggi da tutti i tuoi dispositivi in una volta sola. Inizia a scrivere sul tuo telefono e finisci il messaggio sul tuo tablet o il tuo laptop. Non perdere più i tuoi dati.
Articolo precedenteCovid, incontro tra Draghi e i ministri: ecco le probabili nuove disposizioni
Articolo successivoRichiamo auto: ancora nei guai Tesla e si aggiunge Hyundai