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La regina degli scacchi, il produttore parla della seconda stagione

Sin dal momento del suo debutto su Netflix, la mini-serie intitolata “La regina degli scacchi” ha colpito e affascinato gli spettatori. La produzione è basata sul romanzo omonimo di Walter Tevis scritto nel 1983. La storia segue le vicende di Beth Harmon, una ragazza prodigio che scopre la propria passione per il mondo degli scacchi e arriva a sfidare i più grandi campioni del mondo.

Il successo della mini-serie è stato immediato, arrivando a contare oltre 62 milioni di visualizzazione nel primo mese di messa in onda. Oltre all’accoglienza positiva da parte del pubblico, bisogna anche sottolineare la risposta altrettanto entusiasta della critica.

La regina degli scacchi, infatti, ha ottenuto due nomination per la 78esima edizione dei Golden Globe Awards. La prima è per il titolo di “Miglior miniserie” mentre la seconda è “Miglior Attrice” per il ruolo interpretato da Anya Taylor-Joy.

I fan de “La regina degli scacchi” sperano nella seconda stagione

In attesa di scoprire se La regina degli scacchi

riuscirà ad aggiudicarsi entrambi i premi, i fan si chiedono se ci sarà una seconda stagione. Sulla questione è intervenuto William Horberg, il Produttore Esecutivo, che ha smorzato gli entusiasmi.

William Horberg, in una recente intervista, ha dichiarato: “È meraviglioso sapere che le persone hanno amato lo show e vorrebbero passare altro tempo con questi personaggi, non ci saremmo mai aspettato un tale successo. Tuttavia, la serie ha avuto la sua conclusione che riteniamo soddisfacente e lasciamo al pubblico la possibilità di immaginare cosa possa accadere dopo. Scott (Scott Frank, uno degli autori n.d.r.) e io siamo davvero felici per la conclusione della storia di Beth.

Il Produttore Esecutivo quindi ha confermato che la mini-serie è stata strutturata per essere auto conclusiva. Nonostante il finale aperto, la storia di Beth Harmon è conclusa e una seconda stagione non è prevista. Chissà se una eventuale vittoria ai Golden Globe potrebbe fargli cambiare idea.

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Pubblicato da
Alessio Amoruso