Sempre più studiosi ed esperti convergono sulla definizione del Bitcoin come l'”oro digitale” del nostro secolo, una specie di bene rifugio quali lo erano un tempo i lingotti d’oro – il cui valore, si sapeva per certo, sarebbe aumentato.

Ma un’assimilazione del genere rende davvero giustizia ad un sistema così complesso e governato da meccanismi che talvolta esulano dall’economia classica, per come si è configurata fino ad ora? E soprattutto, si è così certi che il Bitcoin non subirà il peso dell’inflazione e i contraccolpi delle politiche finanziarie che andranno a normarlo, vista la sua possibile ascesa come valuta del futuro?

Purtroppo a questi legittimi quesiti non vi è una risposta univoca, seppur si possa immaginare che le criptovalute avranno senz’altro un ruolo di primo piano nello sviluppo dell’assetto economico verso cui ci stiamo avviando con la transizione digitale. D’altra parte, vedere come le grandi istituzioni si stiano avvicinando a questo mondo sino ad ora piuttosto di nicchia dimostra un sentimento comune di interesse e attenzione verso i nuovi orizzonti proposti da questo modello monetario.

Bitcoin, è corretto considerarli bene rifugio? Bisogna aspettare ancora per affermarlo con sicurezza

Tra i maggiori dubbi sorti circa il destino di BTC, uno in particolare sembra basarsi su un giudizio, ancora non del tutto errato, circa la volatilità di questa criptovaluta. Benché si sia percepita chiaramente l’enorme potenzialità di questo sistema, tanto che numerose società hanno deciso di convertire i propri asset di riserva da denaro fiat in Bitcoin (si veda il caso di MicroStrategy), questa affermazione risulta ancora parzialmente vera.

Secondo Pavel Matveev, CEO di Wirex, ciò che ha contribuito ad una maggiore volatilità di BTC in quest’ultimo periodo corrisponde a “la sua offerta limitata e la sua domanda in forte espansione da parte degli investitori istituzionali”.

Proprio quest’ultimo dovrebbe far scattare il campanello d’allarme nella mente degli investitori: solitamente le istituzioni predispongono piani sul lungo periodo, e pertanto se hanno deciso di investire sui Bitcoin, lo avranno di certo fatto con cognizione di causa e operando scelte informate.

VIACointelegraph
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