Prosegue l’installazione degli hotspot nell’ambito del progetto WiFi Italia, che sta consentendo la costruzione di una enorme rete di punti d’accesso in tutto lo Stivale.

Alla già lunga lista di comuni e ospedali coperti dal servizio gratuito, in queste ultime settimane si sono aggiunti i comuni di Barbona (Veneto), Cannara (Umbria), Grezzago (Lombardia), Sant’Alessio in Aspromonte (Calabria), Petacciato (Molise) e Agliè (Piemonte).

Il protocollo d’intesa siglato con le ASL ha permesso alla connessione di raggiungere anche alcuni ospedali, e si pianifica anche in quest’ambito una copertura molto vasta.

L’obiettivo sarebbe quello di installare hotspot per garantire l’accesso alla rete da ogni comune italiano, e per farlo potrebbe volerci diverso tempo: quanto è plausibile il completamento del progetto entro fine 2021?

WiFi Italia procede a gonfie vele, ma non basta

Per quanto la costruzione dell’infrastruttura, coordinata e gestita da Infratel Italia (società in house del Mise affidataria del progetto), stia procedendo speditamente, sicuramente non sarà possibile garantire la copertura totale dei comuni entro fine anno.

La pandemia ha inevitabilmente rallentato i lavori, e molte amministrazioni comunali non hanno avuto il tempo materiale di inviare la propria candidatura e seguire il progetto poi direttamente: per questo motivo, molti paesi, di piccole, medie e grosse dimensioni che siano, non sono attualmente coperti dalla rete.

Nelle zone dove è già disponibile, però, la rete è attualmente già accessibile scaricando l’app dedicata WiFi.italia.it dai principali store online. Successivamente, è necessario registrarsi, e dopo il primo login l’autenticazione sarà automatica ogni volta che ci si trovi nei pressi di un hotspot aderente.

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