Patrimoniale

Il Fisco è da anni che sta attenzionando il mercato immobiliare e sembra che sotto la riforma del catasto si nasconda qualcos’altro. Patrimoniale e nuove tasse sui conti correnti degli italiani sembrano pronte ad entrare in nelle case. Ecco lo scenario che si presenta e le possibili conseguenze per le tasche dei cittadini.

 

Riforma del catasto: nuova patrimoniale pronta ad entrare nelle case degli italiani

Tutti hanno sentito parlare di emergenza sanitaria e di sostegno alle famiglie. Provvedimenti molto utili che lo Stato sta attuando per affrontare le conseguenze economiche di una pandemia che ancora non si è fermata. Tuttavia è necessario che il Governo trovi le misure volte a recuperare parte del debito e dei soldi “anticipati” per aiutare i cittadini. Il modo più facile per fare questo è entrando nelle case degli italiani. Ecco allora la patrimoniale sulla casa, luogo che in realtà per il Fisco sembra diventare il bancomat ufficiale per recuperare i soldi per lo Stato.

Tanto le patrimoniali sui conti correnti esistono già e colpiscono tutti coloro che hanno delle somme anche sui depositi. Al contrario un modo per aggiungere cassa è tassare la casa.

Qual è la via percorribile per far questo? Ritoccando le rendite catastali che sono invariate dal 1989. Ecco confezionata una patrimoniale sotto forma di riforma del catasto che dovrebbe essere affrontata entro il 2023.

Infatti dopo che questa riforma era morta nel 2015, il Movimento 5 Stelle la sta riesumando. Insomma la proposta firmata Azzurra Cancelleri, deputata del movimento, è stata depositata in commissione Finanze da qualche giorno.

 

Cosa comporterebbe la nuova riforma del catasto

In buona sostanza la riforma del catasto rivaluterebbe le rendite catastali non più attraverso il calcolo dei vani, bensì quello dei metri quadri. Nondimeno questo calcolo rivedrebbe anche la classificazione dell’aera dove l’immobile è stato edificato.

Nonostante le molte polemiche e preoccupazioni, questa patrimoniale ha comunque l’obbiettivo di ridistribuire la tassa sull’immobile in modo equo.

Articolo precedenteDiesel contro elettrico: ecco perché il primo vince ancora
Articolo successivoOperatori telefonici: ecco la classifica dei migliori nel 2020