Cartelle esattoriali

Non ci sono dubbi al riguardo, il Covid ha stretto economicamente il Paese e a pagarne le conseguenze sono le famiglie che devono fronteggiare numerose spese. E arrivare a fine mese diventa sempre più difficile. Poi entrano in gioco loro, le cartelle esattoriali che comunicano reali o presunte mancanze sul pagamento delle tasse al Fisco. Ecco tre motivi che potrebbero annullare la notifica evitando così di doverla pagare.

 

Ecco quando è possibile far ricorso contro una cartella esattoriale

Quando vengono notificate le cosiddette cartelle esattoriali, un senso di panico e di impotenza invadono la mente di chi le ha ricevute. Il primo pensiero è: “Come faccio adesso a pagarle?“. La buona notizia è che nessun utente dovrebbe dare per scontato che quella notifica del Fisco sia corretta e lui sia in torto. Ci sono diversi motivi che rendono una cartella esattoriale non dovuta o che potrebbero annullarla. Ecco tre casi che rendono nulla una cartella esattoriale.

 

Tre casi che rendono nulla una notifica del Fisco

Prima di tutto, affinché si possa annullare una notifica del Fisco, occorre agire nei tempi giusti. È indispensabile far ricorso entro 60 giorni dalla data di notifica. Per notifica si intende il momento in cui viene firmata la raccomandata al postino.

  1. Molte cartelle esattoriali si perdono nel “lungo” viaggio tra Fisco e cittadini. Infatti potrebbero essere notificate soltanto dopo un sollecito di pagamento o più semplicemente a seguito di una richiesta di estratto conto del contribuente. In questo e in altri casi come un pignoramento, un’ipoteca o un fermo auto senza avviso, diventa nulla in quanto manca la notifica.
  2. Chi redige la cartella esattoriale la spedisce a un indirizzo di abitazione vecchio. La notifica sarebbe comunque valida solo se arriva dopo 60 giorni dal trasferimento al nuovo indirizzo abitativo. Oppure se il soggetto è irreperibile perché l’utente non ha comunicato il nuovo indirizzo al Comune.
  3. Le cartelle esattoriali non sono valide se incomplete. Ovviamente queste sono compilate secondo un modello ministeriale, quindi difficilmente potrebbero mancare di contenuti. Tuttavia può succedere che non siano sufficientemente motivate. Inoltre potrebbe mancare il nome del responsabile del procedimento.

È importante che ogni cittadino faccia il possibile per far valere i suoi diritti, ma allo stesso tempo è indispensabile agire in modo onesto e corretto. Anche perché il Fisco non scherza.

 

Articolo precedenteApocalisse: qualcuno ha profetizzato la fine del mondo entro dicembre
Articolo successivoMonete: vecchie Lire e rari Euro ecco quelle che oggi valgono una fortuna