diesel

Come forse già sappiamo, nel mercato delle automobili in questi anni si è aggiunto un terzo incomodo per accaparrarsi il trono delle auto più vendute. Parliamo chiaramente delle auto elettriche, le quali nel tempo hanno saputo davvero prendersi la fiducia di numerosi utenti facendo sì che passassero ad un nuovo tipo di motore. Tuttavia, però, anche qui, come in altri settori del mondo automobilistico, ci sono dei contrasti. Contrasti dovuti al fatto che, nonostante a detta di molti l’elettrico sia il futuro, a comandare ancora il mercato è il diesel. Dominio assoluto del motore a gasolio quindi, che porta gli utenti a preferire un motore Euro 6 ad uno completamente elettrico.

Ovviamente l’elettrico non poteva non subire il colpo, ma resta comunque una scelta per poche persone che decidono di intraprendere un nuovo percorso, automobilisticamente parlando. Ci sono dei motivi importanti per cui forse scegliere un motore elettrico non è ancora il momento. Scopriamoli di seguito.

 

Diesel contro elettrico: i motivi per cui il primo vince ancora

Non è molto difficile capire perché c’è ancora il predominio assoluto del diesel, basterebbe infatti immedesimarsi in chi ha intenzione di acquistare una nuova auto. Purtroppo i costi delle auto elettriche sono ancora troppo alti, questo perché la tecnologia che le muove è più costosa, dunque richiede esborsi maggiori. Inoltre, ci sono altri motivi a cui dar peso: il prezzo per la manutenzione, i costi di ricarica, i posti dove far ricarica e, nonostante l’incredulità comune, anche l’inquinamento.

Per quanto riguarda i prezzi di manutenzione, questi risultano ancora fin troppo alti per molti utenti, e si vanno a sommare a questo cerchio di cifre fin troppo esose anche i costi di ricarica. In più, non è da trascurare il fatto che può essere alquanto seccante percorrere lunghe strade per ricaricare la nostra auto elettrica. Infine, c’è il fattore inquinamento. Ma le auto elettriche non dovrebbero essere più ecologiche? La risposta è sì, ma è lo smaltimento della batteria che, alla fine del suo ciclo vitale, risulta essere molto inquinante.

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