Cashback: dieci errori più comuni che ci fanno perdere i rimborsi

La sua entrata non è stata delle migliori, ma finalmente il cashback di Stato ha preso il via in Italia. Così, dopo i vari problemi e ritardi iniziali rilevati dall’app IO, il nuovo capitolo è divenuto ufficiale. In molti hanno preso la palla al balzo dirigendosi immediatamente nei negozi per effettuare le prime compere natalizie. Ovviamente il tutto sarà alleggerito grazie al recente sconto. Come ogni cosa però è necessaria l’attenzione giusta per evitare di perdere il diritto al rimborso.

 

Cashback: cosa non fare

Di solito si tende a registrare un tipo di carta di credito per poi usarne un’altra che invece non risulta essere associata all’app IO. Ecco, ciò fa perdere immediatamente il 10% di sconto.

Al contrario, cosa è necessario fare per attivare il cashback? Innanzitutto bisogna raggiungere un numero minimo di operazioni. A dicembre sono almeno 10, a prescindere dalla somma pagata. Il numero salirà nel corso del 2021, arrivando a 50 operazioni ogni sei mesi.

Un altro errore frequente è quello di non ricordarsi di attivare il cashback: è infatti fondamentale dare la conferma ai conteggi. Recarsi dunque nella sezione Servizi e nell’area Nazionali, per poi attivare il servizio.

Ovviamente la cifra rimborsata non supererà i 150 euro. Inutile quindi spendere tutto lo stipendio: una volta raggiunto il tetto massimo, il cashback si interromperà.

In conclusione parliamo del programma extra di dicembre, che vale per lo shopping natalizio e che regala un bonus fino a 150 euro massimi sugli acquisti tra l’8 e il 31 del mese. Dal 2021 il cashback diventerà semestrale e pagherà fino a 150 euro ogni sei mesi, e non più in un solo mese: occorrerà però effettuare almeno 50 transazioni nel periodo indicato.

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