google pay

Google Pay ha deciso di incominciare una vera e propria rivoluzione ed ha intenzione di farlo mettendo in campo tante nuove funzioni. Tuttavia, ci saranno alcune modifiche che potrebbero generare malcontento: riguardano entrambe il trasferimento diretto di denaro tra un utente e l’altro. Infatti, da gennaio non sarà più possibile usufruire del sito web pay.google.com per portare a termine questa tipologia di operazione. A quanto pare, a partire da ora, sarà necessario avere la nuova versione dell’app ufficiale. Inoltre, le transazioni che prima erano gratuite non lo saranno più: si andrà ad aggiungere una commissione. Scopriamo di seguito maggiori dettagli a riguardo.

 

 

Google Pay: le commissioni sono un boccone indigesto per gli utenti

Dunque, le commissioni saranno pari all’1,5% dell’importo totale, con un minimo di 31 centesimi di dollari ogni volta che il trasferimento viene fatto con una carta di debito. Nessuna commissione nel caso in cui si passa da un conto corrente bancario, ma i tempi di allargheranno un po’ (si parla di 1 o 3 giorni). Ron Amedeo di Ars Technica, inoltre, spiega un problema su Twitter: a quanto pare, il nuovo servizio si serve del numero di telefono per accertarsi dell’identità dell’utente, invece che del account Google. Ha fatto su Twitter la seguente dichiarazione:

“I am not going to tie my online identity to a monthly bill. It’s not just annoying, I’d argue it’s morally wrong to tie identity to a phone bill”.

È importante ricordare che negli Stati Uniti la vecchia app di Google Pay non è più fruibile: bisogna necessariamente passare alla nuova versione.  In Italia, invece, la musica è ben differente e la rivoluzione di Google Pay arriverà tra un po’ di tempo. Il colosso di Mountain View non ha fornito date precise, ma probabilmente il tutto dovrebbe accadere durante il 2021.

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