Le banche italiane si sa sono le custodi a tutti gli effetti (forse a tratti le padrone) di tutte le liquidità del popolo italiano, i cittadini infatti, depositano stipendi, vincite, risparmi di una vita e denaro in generale sul proprio conto corrente, il quale da solo costituisce un elemento importantissimo, dal momento che consente di godere di tantissimi servizi oltre che della protezione della banca.

Ovviamente tenere depositato il proprio denaro in un conto bancario consente di proteggerlo dai classici furti da appartamento a cui il contante è suscettibile e permette di svolgere attività di tipo finanziario, come effettuare transazioni e pagamenti o avviare anche finanziamenti.

Il conto non è un libretto di risparmio

Molti utenti hanno l’abitudine a quanto pare, di conservare i propri soldi sul conto corrente a mo di libretto di risparmio, ovvero tenerli li al sicuro accumulando sempre maggiori importi da usare poi in futuro per un qualcosa di importante.

Per quanto nobile possa essere l’idea, c’è poco da fare, non è molto brillante, infatti tenere il denaro sul proprio conto corrente fermo per molto tempo, anche anni, espone ad una serie di effetti indesiderati che alcuni utenti magari non conoscono.

Partiamo col parlare delle giacenze, infatti continuare a tenere somme crescenti sul conto non fa altro che alzare le giacenze, cosa che si traduce in redditi più alti e quindi tasse più alte.

A ciò bisogna aggiungere anche l’effetto commissioni, le quali non faranno altro che rosicchiare poco a poco i vostri risparmi, sottraendo piccole somme di denaro che andranno direttamente alla banca.

Articolo precedenteTim: super offerte, il gestore batte quelle di Vodafone, Iliad e Wind Tre
Articolo successivoIliad affronta la concorrenza con la Flash 100: 100GB e tutto senza limiti