teslaScoperto un bug nella rete Supercharger utilizzata per ricaricare le batterie dei veicoli Tesla; grazie a questo bug si poteva ricaricare qualsisia auto elettrica e non solo quelle prodotte dalla casa automobilistica di Elon Musk. Il problema è stato riscontrato nel software dei modelli V3 distribuiti in Europa; ma il problema della compagnia era soprattutto la possibilità di effettuare questa ricarica in modo totalmente gratuito.

Per verificare il problema si sono effettuati molti test con diversi modelli di vetture elettriche come la Porsche Taycan o la Opel Ampera-e. Tutti i modelli testati sono stati in grado di effettuare la ricarica; la cosa non è passata inosservata al punto che in molti hanno ipotizzato che il colosso di Elon Musk stesse in realtà progettando un sistema di ricarica accessibile a tutti i veicoli elettrici.

Tesla: il bug di Supercharger

 

A dirla tutta un progetto simile si era ipotizzato già precedentemente; lo stesso Elon Musk si era detto disponibile a creare un sistema universale di ricarica a condizione di un accordo sulla condivisione dei costi. In realtà, come detto, a rendere possibile la ricarica di altre vetture, un bug del software impiegato per gestire la ricarica delle vetture Tesla.

Il problema peraltro è stato già risolto dalla compagnia e i Supercharger sono tornati un’esclusiva dei veicoli Tesla. In fondo i punti di ricarica sono un asset fondamentale per la compagnia di auto elettriche, soprattuto adesso che i veicoli si stanno diffondendo in modo sempre più deciso. Limitare l’utilizzo dei punti di ricarica alle sole vetture Tesla è lo strumento migliore per garantire la massima diffusione dei propri modelli rispetto a la concorrenza.

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