Le rimodulazioni telefoniche possono risultare veramente sconvenienti: attivare una certa offerta per il suo prezzo allettante per vedere poi lo stesso aumentate di volta in volta a causa di scelte aziendali sembra essere scorretto ai massimi livelli, ma purtroppo è ciò che accade nella maggior parte dei casi.
Gli operatori telefonici che attualmente sembrano aver messo una sorta di pausa a questo andazzo, non sono estranei in alcuna maniera a questa pratica e chi più volte ha subito tali soprusi sa bene di cosa si sta parlando, soprattutto in vista degli aumenti di più euro sulla bolletta mensile.
Rimodulazioni telefoniche: per una volta sembrano essere più le positive che le negative
Nonostante il preambolo appena effettuato, finalmente questa estate la pratica delle rimodulazioni negative sembra essere sparita per lasciar spazio, invece, ad una serie di cambiamenti convenienti sotto l’aspetto funzionale.
Partendo da Kena Mobile, operatore virtuale di casa TIM, è possibile scoprire che da novembre 2020 il suo servizio MMS verrà ufficialmente dismesso. Con l’arrivo degli SMS 2.0 e la diffusione di applicazioni dedicate alla chat, continuare ad offrire questo servizio rappresenta solo un costo per l’operatore, proprio per questo lo stesso ha deciso di comunicare a tutti i suoi utenti la decisione, la quale diventerà effettiva il 9 novembre.
Come Kena, anche TIM ha deciso di snellire il suo catalogo servizi andando a fissare una data di termine per “Pay For Me“. Il 14 settembre 2020, dunque, la possibilità di chiamare un numero e mettere a suo carico il costo della chiamata non esisterà più ed è così che io servizio ultra decennale scomparirà dopo anni di intenso utilizzo.