IPTV e conseguenze: cosa rischia un utente italiano che usa la pirateria

La Serie A, insieme con il mese di Luglio, si avvia verso la conclusione. L’estate di Sky e di DAZN però anche con la fine del campionato nazionale continuerà ad essere caratterizzata da un palinsesto ricco di grandi appuntamenti ed esclusive, dalla Champions alla Formula 1 sino al motomondiale. Nel corso di queste settimane estive, tanti utenti son tornati ad utilizzare la tecnologia del IPTV illegale per non perdersi nemmeno un evento.

 

IPTV, stop allo streaming illegale tra VPN e pezzotto con Sky gratis

A fronte di un calo della richiesta in primavera e nello scorso inverno, l’estate ha segnato il grande ritorno dei pezzotti. Su WhatsApp e su Telegram, poi, sono tornati anche in auge i gruppi utili per la diffusione dei canali VPN attraverso cui è possibile vedere la maggior parte dei canali Sky completamente a costo zero.

Il punto di forza della tecnologia dello streaming illegale è ovviamente quello economico. Un piano IPTV comporta un risparmio sino al 90% rispetto a quelli che sono i tradizionali prezzi delle tv a pagamento attive in Italia. Eppure, al netto del minore impatto sulle spese mensili, gli utenti devono anche tenere conto dei pericoli evidenti. 

Sono due i rischi per gli abbonati che scelgono l’IPTV. Il primo pericolo è la sanzione economica: in base alle attuali leggi i trasgressori rischiano anche una multa che può arrivare a 30mila euro. Poi c’è anche il fattore penale. La legislazione italiana prevede infatti anche la reclusione da sei mesi a tre anni per chi si affida allo streaming illecito.

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