Ad alcuni di voi lettori, potrebbe essere capitata la clonazione del bancomat, in passato. Ci si accorge di questo, quando ad esempio si riceve di notte un messaggio dalla propria banca, che comunica ad esempio un prelievo di soldi, di cui siete all’oscuro. Possibilmente questo, avviene in un punto del mondo in cui non vi trovavate nel momento del prelievo, magari addirittura, in un’altra valuta.

Bancomat Clonato, quando si ottiene un risarcimento

Se la nostra carta è stata clonata, la prima cosa da fare è bloccarla ed impedire che possa essere utilizzata nuovamente. Per effettuare il blocco si può contattare la propria banca. Il numero è sempre riportato sul retro della nostra carta. Dopo che abbiamo bloccato la carta, è necessario stampare un estratto conto che elenchi tutti i movimenti sospetti. Dovremo quindi recarci a fare denuncia presso un commissariato di Polizia, una caserma dei Carabinieri o della Guardia di Finanza.

Entro 60 giorni dovremo presentare una richiesta di rimborso alla nostra banca, che sarà tenuta a rimborsarci. Abbiamo visto cosa fare se ti clonano il bancomat, e cosa fare per evitarlo. E’ importante ricordare che le banche devono rimborsare le vittime di clonazione. Quindi, se capitasse, manteniamo la calma e non dimentichiamo di bloccare la carta e fare denuncia il prima possibile.

Vi ricordiamo l’importanza di fare attenzione quando si preleva agli sportelli bancomat. Il consumatore deve sempre controllare che la bocchetta verde del bancomat non presenti anomalie. E coprire con la mano la tastiera quando si digita il PIN.

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