TIkTokTikTok è stato bandito in India, insieme ad altre 58 app principalmente cinesi, mentre le tensioni tra i due Paesi continuano.

Sviluppato dalla società cinese Bytedance, TikTok consente agli utenti di condividere brevi video dando spazio alla creatività. L’azienda ha smentito le accuse sulla presunta collaborazione con il governo cinese, pubblicando un post sul blog ufficiale qualche mese fa. Continuano infatti incessantemente le supposizioni che questa piattaforma serva per spiare gli utenti. La società ha dichiarato che i data center non sono in Cina. Il governo indiano ha ufficializzato che bloccherà l’app, insieme ad altre 58 applicazioni, tra cui UC Browser e WeChat, oltre a giochi come Clash of Kings.

TikTok e altre 58 app cinesi bannate in India, il governo rilascia un annuncio ufficiale

Le 59 app bloccate “pregiudicano l’integrità dell’India, la sicurezza dello Stato e l’ordine pubblico, ha affermato il Ministero dell’Information Technology. Il presunto uso illecito di tali dati è “una questione di profonda e immediata preoccupazione che richiede misure di emergenza”. Il divieto arriva dopo un conflitto senza sosta tra le due nazioni. Per leggere l’elenco completo di tutte le app bannate è disponibile un elenco ufficiale sul sito del governo.

I recenti tentativi da parte dei governi di vietare completamente determinate app – come le sanzioni della Russia su Telegram – hanno poca efficacia. Talvolta gli utenti sono in grado di aggirare questi divieti. Già l’anno scorso TikTok era inutilizzabile, l’India temeva che l’app contribuisse a distribuire pornografia. Poche settimane dopo il governo indiano ha revocato il ban. L’azienda ha celebrato lanciando una campagna chiamata #ReturnofTikTok allegando un post sul blog in cui affermava che in India aveva oltre 200 milioni di utenti.

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