reddito di cittadinanzaIl reddito di inclusione copre il 60% della platea di potenziali beneficiari secondo quanto recentemente dichiarato dal Presidente dell’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale, Pasquale Tridico. Il pagamento del corrispettivo alle utenze si avvicina con molti percettori che si avvicinano alla diciottesima ed ultima mensilità. Gli interessati desiderano scoprire se c’è possibilità di ottenere una proroga di altri 18 mesi. Ecco tutte le informazioni che stavi cercando.

 

Reddito di cittadinanza: tempi, proroghe e scadenze di pagamento

Per il reddito di cittadinanza cresce il numero di percettori a valle della pandemia da Coronavirus. Rispetto al periodo precedente si è potuto registrare un +18% sul dato delle adesioni, in accordo con quanto riportato all’interno del sito gds.it

Il pagamento si avvicina per migliaia di italiani dopo l’accoglimento delle domande prevenute a partire da Aprile 2020. L’appuntamento con la ricarica PostePay è vicino mentre molti utenti vicini alla scadenza prevista dal bando si chiedono se sia possibile posticipare ulteriormente il periodo di validità. Gli interessati hanno iniziato a ricevere il bonifico a partire dal 27 giugno scorso.

Per rispondere alla domanda sul posticipo del tempi e quindi sulla connessione di ulteriori diciotto mensilità c’è una buona notizia. Nel rispetto dei requisiti previdenziali ed economici richiesta da INPS e Governo è possibile rinnovare la richiesta presentando una nuova istanza che concede ulteriore tempo per beneficiare dei bonus di inclusione secondo quanto previsto dal Decreto Economico.

Le dinamiche e le richieste, di fatto, non mutano. I requisiti obbligatori restano i seguenti:

  • ISEE inferiore a 9.360 euro all’anno se si è in affitto, altrimenti non deve superare i 7.560 euro l’anno per chi vive in casa di proprietà;
  • patrimonio immobiliareinferiore a 30.000 euro, considerando anche eventuali patrimoni posseduti all’estero;
  • patrimonio mobiliare inferiore a 6.000 euro, limite che sale fino a 2.000 euro in più per ogni componente familiare successivo al primo figlio (fino a una cifra massima di 10.000 euro), di 1.000 euro per ogni figlio successivo al secondo e di 5.000 euro in caso di persona con disabilità in famiglia.

 

Quando non si può ottenere il RdC

  • se in famiglia si è in possesso di auto o moto immatricolati nei 6 mesi precedenti alla richiesta del RdC, oppure di auto con cilindrata superiore ai 1.600 cc o moto con cilindrata superiore ai 250 cc immatricolati negli ultimi 2 anni;
  • alle famiglie che possiedono navi e imbarcazioni da diporto;
  • ai soggetti in stato detentivo;
  • a una famiglia nelle quali uno dei componenti si è dimesso dal lavoro nei 12 mesi antecedenti alla richiesta, fatta eccezione per le dimissioni per giusta causa.
FONTETrend Online
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