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È ormai da diverso tempo che la Guardia di Finanza sta cercando di contrastare le TV pirata, come la ormai nota IPTV. E proprio nel corso delle ultime ore è stata effettuata una maxi operazione che ha portato alla chiusura di ben 160 mila abbonamenti a IPTV. Durante questo lungo periodo di pandemia dovuta al COVID-19, infatti, sono state proposte numerose offerte e promozioni da parte di questa pirateria e ora la GdF ha oscurato tutto.

 

Bloccati 160 mila abbonamenti di IPTV dalla Guardia di Finanza

In Italia fino a poco fa operava una grossa rete IPTV e vi è stato praticamente uno smantellamento totale di questa rete. Il Tribunale di Roma ha infatti disposto un sequestro preventivo di due siti web, due canali Telegram e ben 56 server. Di conseguenza sono stati oscurati oltre 160 mila abbonamenti da parte della Guardia di Finanza.

Il tutto in concomitanza della ripresa del campionato di calcio e delle varie coppe. Con gli abbonamenti di IPTV, infatti, era possibile visualizzare circa 450 canali televisivi a pagamento e circa 300 mila contenuti multimediali (film, serie TV, ecc) on demand. La GdF, nello specifico, ha smantellato una rete composta da un’enormità di reseller che vendevano proprio a numerosi italiani gli abbonamenti illegali.

Oltre a questo, nel corso dell’operazione sono stati scoperti due canali Telegram i cui amministratori (dopo aver hackerato i sistemi dedicati alla diffusione illecita di questi contenuti multimediali) tentavano di estorcere denaro agli abbonati. Ovviamente resta il fatto che è assolutamente sconsigliato effettuare abbonamenti di questo tipo. Al giorno d’oggi, infatti, esistono varie soluzioni alternative per poter guardare questi contenuti in streaming in maniera assolutamente legale (come Now TV, Netflix e Amazon Prime, dato che molto spesso vengono proposti periodi di prova gratuiti).

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