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Esistono dei casi in cui la possibilità che un conto corrente bancario venga chiuso all’improvviso, si verifichi. Questi casi, solitamente non avvengono con molta facilità, ma se per qualche motivo viene legittimata la possibilità di chiudere quel conto, a quel punto non serve neanche l’autorizzazione del suo proprietario. Una cosa del genere può avvenire principalmente in caso di frodi finanziarie e simili. Alessio Mattia Villarosa, sottosegretario del Ministero dell’Economia, ha spiegato una serie di cose a riguardo.

Chiusura forzata dei conti correnti, ecco in quali casi avviene

Questa misura chiamata recesso unilaterale, è stata resa possibile alle banche, da una nuova clausola di salvaguardia, discussa non troppo tempo fa alla Camera. Laddove motivo valido sia presente, l’intestatario del conto non può appellarsi a nessun giudice per bloccare questa procedura, che sia la Guardia di Finanza che la Magistratura, approvano.

Evasione fiscale e mancanza di liquidità, possono essere alcune delle ragioni per la chiusura di un conto corrente. In generale, laddove esiste un reato finanziario, diventa possibile per le banche, attuare una procedura del genere senza subire ripercussioni di nessun tipo, poiché approvate dalla legge.

Per quanto riguarda l’evasione fiscale, nella fattispecie è stato creato dal Fisco italiano un piano da attuare per il 2020. Si tratta di una serie di azioni restrittive, che includono anche il pignoramento dei beni. Tutto questo, per tentare di rimettere in moto, come si può, un sistema fiscale che fino ad ora ha visto moltissimi evasori ed è stato vittima di truffe e imbrogli di vario genere.

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