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Da alcuni mesi il Fisco Italiano ha adottato la nuova politica del pignoramento forzato  sui conti correnti dei contribuenti. Chiunque si rifiuterà di pagare le tasse, infatti, potrà essere sottoposto al regime di esproprio dei beni. Il prelievo forzoso, quindi, verrà applicato in maniera diretta su conti correnti, carte di credito o altre tipologie di deposito bancario

Ad oggi, quindi, non è più necessaria la formalizzazione delle indagini finanziarie; l’ente predisposto per la Riscossione dei debiti, infatti, è autorizzato ad accedere al database delle banche italiane senza alcuna limitazione. Grazie a questo nuovo approccio, quindi, sarà possibile saldare in maniera definitiva tutte le cartelle Equitalia in attesa. Scopriamo di seguito maggiori dettagli a riguardo.

Pignoramento dei conti correnti: ecco la soluzione per chi non paga le tasse

Secondo quanto emerso dagli ultimi dati sul debito finanziario dell’Italia, è possibile notare come la situazione sia praticamente al limite. Ogni anno, infatti, il gap sul bilancio aumenta sempre di più, facendo crescere vertiginosamente il deficit economico. L’emergenza Coronavirus, inoltre, ha inciso ancor di più su una situazione già difficile in partenza, facendo crollare a picco il PIL.

Dinanzi ad una tale situazione, quindi, il nostro paese non può più tollerare gli evasori fiscali. Per questo motivo, quindi, d’ora in avanti verrà fornito un avvertimento di 60 giorni, al termine dei quali scatterà in maniera automatica il pignoramento del conto corrente. Si tratta di una situazione molto complicata ma necessaria per velocizzare i processi burocratici e sconfiggere l’evasione fiscale. Restate connessi per ulteriori novità a riguardo.

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