Coronavirus-Inquinamento

La natura non sarebbe arrivata a questo livello di sofferenza, se non fosse stato per noi esseri umani. Come disse l’agente Smith in Matrix: “Voi siete un cancro per questo pianeta, siete una piaga, un’infezione estesa”. Ebbene, il protagonista non aveva poi tutti i torti. Difatti, questo periodo di quarantena forzata in cui l’uomo si è visto costretto a rimanere in casa, ha permesso alla maestosa natura di riappropriarsi degli spazi di cui è stata privata. Secondo uno studio pubblicato nella seconda metà di maggio sulla rivista Nature, le emissioni di gas serra nell’atmosfera sono calate di circa 1 miliardo di tonnellate nei mesi di marzo ed aprile, con un crollo quotidiano medio del 17% (ad aprile).

Inoltre il calo repentino ha colpito molti settori tra cui il trasporto aereo, che era praticamente annullato con il -60%, seguì -19% per l’industria, ma +3% per le abitazioni private, dove abbiamo trascorso la maggior parte del tempo.

Peraltro, sebbene a primo impatto verrebbe da dire che la presenza dell’uomo è nociva per la natura, d’altra parte questa potrebbe addirittura salvarla. Perché? Ci riferiamo agli incendi distruttivi dell’Australia e ai tanti volontari che proteggevano le foreste da incendi e piromani.

Coronavirus e Inquinamento: è allarme scioglimento totale dei ghiacciai

Gli scienziati esprimono un elevato timore nei confronti del futuro che verrà, perché stando ai fatti, quest’anno hanno rilevato delle concentrazioni di anidride carbonica nell’atmosfera (pari alle 414,7 parti per milione). Inoltre maggio del 2020 resterà nella storia come il più caldo degli ultimi 40 anni. Ciò ha scatenato (e continuerà a farlo) un preoccupante aumento delle temperature addirittura in Alaska, Antartide e Siberia. 

L’unico modo per salvare la Terra e la vita su questa, sta nella riduzione dell’uso di combustibili fossili (prendere la macchina per fare un breve tratto di strada) e di carne (gli allevamenti causano almeno il 15-30% dei gas serra emessi ogni anno nell’atmosfera). 

Per proteggere l’ambiente e non permettere lo scioglimento dei ghiacciai e la conseguente sommersione delle nazioni, basterà correggere alcune abitudini.

O sarà troppo tardi.

 

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