controlli del fisco

Questo periodo di quarantena e di lockdown totale delle attività produttive ha messo in ginocchio non solo il bilancio familiare ma ha anche dissanguato le casse dello Stato. Il governo Conte ha dovuto far fronte a diverse spese per organizzare una controffensiva nei confronti del virus, e al contempo il gettito al Fisco si è drasticamente ridotto.

Va da sé che quando la macchina amministrativa ripartirà a pieno regime, i controlli del Fisco sui conti correnti saranno serrati e volti a garantire un flusso di liquidità necessaria ad allontanare lo spauracchio del default. Sarà dunque difficile occultare le operazioni bancarie meno limpide, grazie anche a una serie di strumenti all’avanguardia del Fisco che consentono di incrociare i dati. Vediamo insieme quali sono le operazioni sul conto corrente più soggette ai controlli.

 

Fisco: quali operazioni sul conto corrente più soggette ai controlli

L’Agenzia delle Entrate tramite l’anagrafe tributaria può avere sott’occhio il dettaglio della situazione patrimoniale di ogni singolo contribuente, potendo contare su enormi moli di dati fiscali e sui database degli istituti bancari, postali e assicurativi.

In altri termini, qualsiasi operazione del contribuente sul proprio conto corrente non sfugge agli accertamenti fiscali. Strumenti come Redditometro e Risparmiometro fanno sorridere per i loro nomi, ma sono proprio quelli che garantiscono pieno controllo sui tentativi di evasione fiscale.

Dunque, se tutti i movimenti sui conti correnti, l’acquisto di cambiali, la richiesta di assegni circolari o i pagamenti con carte di varia tipologia sono soggetti a controlli, è proprio sul versamento o prelievo di contanti che il Fisco concentra maggiormente il focus. L’Autorità riserva grande attenzione al saldo iniziale e finale nell’arco dell’anno solare, interpolando i bonifici anche se intestati a parenti.

Attenzione massima invece sull’apertura di un nuovo conto corrente, specialmente se all’estero come va di moda in queste settimane, sul cambio di valuta, sulle compravendite d’immobili o l’eredità di beni. Non sfugge infine nemmeno un’operazione che generi liquidità come la vendita di oro e oggetti preziosi.

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