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Secondo le classifiche del 2019, presentate dal organizzazione mondiale della proprietà intellettuale detta OMPI, l’azienda di telefonia e tecnologia OPPO, si è appena collocata tra i primi cinque per richieste di brevetto internazionale, con ben 1.927 domande. Queste richieste riguardano I brevetti relativi all’ambito del Sistema del Trattato di Cooperazione detto Patent Corporation Treaty (PCT).

Patent Corporation Treaty, ecco come funziona in che modo è entrata e relazione con Oppo

Il Patent Corporation Treaty è un trattato che si occupa di proteggere una determinata invenzione in un grande numero di paesi. Dal 2009 ai giorni d’oggi, l’azienda OPPO ha lavorato duramente per espandere il più possibile la propria posizione in merito a brevetti e invenzioni, al punto da scalare in breve tempo dal 17° posto dello scorso anno al 5° del momento attuale. Un salto decisamente degno di nota.

In base ai dati, si può attestare che l’azienda aveva oltre 43.000 domande di brevetto globale nel Marzo 2020, tra le quali 16 già autorizzate. Di queste 43.000, ben 38.000 sono relative a invenzioni create da OPPO stessa e, tra queste, 3.000 domande riguardano dei brevetti sul 5G e 1.900 sono correlate all’intelligenza artificiale.

Il Direttore Senior della Proprietà Intellettuale di OPPO, Tony Chen si è espresso così in merito a questa vicenda: I risultati delle domande internazionali PCT 2019 in cui Oppo si è classificata al quinto posto, hanno rivelato che la strategia di spostare il nostro impegno nell’ambito delle domande di brevetto dalla Cina all’estero, ormai da diversi anni, si è dimostrata efficace. Continueremo ad attenerci alla strategia, accelerando il nostro impegno per i brevetti all’estero, soprattutto nei paesi principali. Abbiamo ora presentato domanda di brevetto in settori come 5G, la tecnologia di ricarica rapida, l’imaging, l’AI, l’IoT e altri importanti settori. Accelereremo il nostro sforzo per fare breccia in altri ambiti, tra i quali la produzione di chip, la tecnologia di visualizzazione e la connettività.

A continuare la scalata, migliorando se ulteriormente e investendo 7 miliardi di dollari in R&S, nei prossimi tre anni e a migliorare la ricerca relativa a tutti i settori di cui si sta già occupando.

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