smartphone radioattivi

La salute degli utenti risulta essere sempre all’ordine del giorno, soprattutto in periodi come questi in cui la tecnologia ci circonda in ogni dove. Nel corso del tempo più volte si è parlato di radiazioni emesse dagli smartphone da potenziali danni che queste potrebbero provocare nelle persone; a tal proposito, infatti, sono diverse le ricerche che sono state intraprese in tutto il mondo, in Italia in particolar modo dall’AIRC grazie alla quale possiamo fornire risposte esaurienti.

Radiazioni smartphone: possono davvero creare danni nell’uomo durante il lungo utilizzo?

Nel corso del tempo sono state numerose le fake news nate in proposito delle radiazioni emesse dagli smartphone. Per fortuna, come già anticipato, oggi risulta molto semplice trovare delle informazioni veritiere ed infatti possiamo subito smentire che esse non provocano alcun danno all’uomo.

Tale affermazione, però, deve essere accompagnata da due precisazioni: per essere tale le emissioni devono necessariamente essere limitate e di tipo non ionizzante. Quanto alla seconda caratteristica, questa non è difficile da rispettare visto che tale genere di radiazione è connotata proprio da questa definizione che implica che non vi possono essere mutazioni genetiche del DNA.

In quanto, invece, all’essere limitate, ad oggi tale caratteristica viene rispettata grazie alla presenza di alcune soglie limite, come i valori SAR i quali fissano un limite di 2 watt per chilogrammo. Ogni smartphone che viene immesso sul mercato, dunque, risulta essere sicuro per l’utilizzo anche se questo avviene in maniera prolungata grazie ad una serie di caratteristiche che devono per forza di cose rispettare.

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