La missione ExoMars, ossia quella di trasportare un rover su Marte, non verrà lanciata quest’anno come previsto, secondo l’ Agenzia spaziale europea (ESA) e l’agenzia spaziale russa Roscosmos. Le agenzie hanno annunciato che diversi componenti del veicolo spaziale, in particolare i paracadute, devono ancora essere testati. Ciò significa che mancheranno alla finestra di lancio prevista per il 2020 e dovranno aspettare la prossima opportunità che si dovrebbe verificare tra agosto e ottobre 2022.
Marte: l’approccio dell’ESA è molto più prudente a seguito di alcuni fallimenti
Il rover stesso, insieme alla piattaforma di atterraggio e al veicolo di lancio di Proton, erano tutti pronti per il lancio. Tuttavia, due paracadute necessari per rallentare l’astronave durante l’entrata su Marte, la discesa e l’atterraggio devono comunque essere qualificati a seguito di più guasti durante i test precedenti. “Lanciare quest’anno significherebbe sacrificare i test essenziali rimanenti“, ha dichiarato il direttore dell’ESA Jan Woerner in una conferenza stampa di oggi. “Questa è una decisione molto difficile, ma sono sicuro che sia quella giusta“.
I veicoli spaziali possono essere lanciati dalla Terra su Marte solo ogni 26 mesi, ossia quando le loro orbite si allineano. La missione del rover è già stata posticipata una volta, poiché era stata inizialmente programmata nel 2018. L’ESA e Roscosmos hanno lanciato con successo l’Orbiter per gas traccia ExoMars nel 2016.
L’approccio prudente dell’ESA è comprensibile, considerando che ha già perso un lander (lo Schiaparelli), durante la missione del 2016. I team avranno ora un sacco di tempo per testare i paracadute, larghi 15 e 35 metri, che hanno fallito a maggio e agosto 2019 Nuovi test sono previsti per marzo in Oregon, negli Stati Uniti.