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Fineco: canone sui conti correnti, i clienti cambiano banca

Fineco è al centro dei media da un mese a questa parte per via di una decisione presa che ha fatto infuriare gli utenti. La banca milanese ha infatti deciso di abolire, a dispetto di quanto promesso fino ad ora, il conto corrente gratuito per tutti. Ha infatti introdotto il canone fisso fino ad un massimo di 3,95 Euro mensili per vecchi (e nuovi) clienti a partire dal prossimo Febbraio 2020.

 

Fineco: la rimodulazione del contratto unilaterale introduce il canone fisso per i clienti

 

Il conto corrente gratis è stata una costante del noto istituto di credito. La recente rimodulazione dei termini del contratto unilaterale (ovvero da parte di uno dei due concordanti, senza possibilità di intervento per il secondo) ha portato diversi clienti ha infuriarsi e a chiedere ad alta voce spiegazioni.

Dal prossimo Febbraio infatti, tutti i vecchi utenti vedranno l’introduzione del canone fisso portato fino ad un massimo di 3,95 Euro sul proprio estratto conto. Sicuramente non parliamo di grandi cifre, ma annualmente risulta essere una tassa non necessaria ed inutile, al pari del Canone Rai e del bollo auto.

Tuttavia tutte le informazioni necessarie sono reperibili sul sito della banca Fineco semplicemente accedendo all’Area Riservata. Da lì si possono infatti conoscere tutte le info e le clausole riferite al proprio contratto e si può capire quale sia la cifra che si andrà a pagare mensilmente.

 

Fineco Bank avverte i propri clienti della modifica via email

 

La rimodulazione dei termini contrattuali arriverà mediante un comunicato ufficiale inviato per mezzo email. Fate attenzione a non confondere il testo con uno dei tanti Spam o email di phishing. Controllate sempre il mittente ed eventualmente chiedendo chiarimenti chiamando il numero verde dell’Istituto di credito. Per avere una situazione sotto controllo più completa inoltre, vi suggeriamo di comparare il mittente della email con l’indirizzo presente sul vostro contratto stipulato con la banca.

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Pubblicato da
Manuel De Pandis