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Quando si parla di 5G, il pensiero va diretto a Huawei. Il colosso cinese è il leader delle telecomunicazioni a livello globale, un settore in cui primeggia da tempo. Ovviamente, a causa di tutte le recente e persistenti accuse che gli Stati Uniti hanno mosso nei confronti della compagnia, ci sono stati dei ritardi nell’espansione delle infrastrutture nei vari paesi, soprattutto in quelli alleati degli USA. Australia, Canada e Regno Unito su tutti. Detto questo, proprio il Regno Unito sembra aver cambiato idea.

Con la recente vittoria di Boris Johnson, a seguito delle elezioni di dicembre, ci si aspettava il pugno duro ne confronti di Huawei; l’allineamento politico del nuovo leader non è un segreto. Contrariamente invece, il governo sembra sia favorevole a concedere l’entrata del colosso cinese in tale mercato, ma con qualche riserva. La situazione è simile a quella dell’Italia.

 

Huawei e il 5G: l’Europa

Recentemente, anche una parte del governo italiano ha lasciato un’apertura a un’eventuale entrata di Huawei sul territorio per aiutare nello sviluppo dell’infrastruttura del 5G. Le dichiarazioni sono state fatte in vicinanza della nuova gara che TIM dovrebbe indire per decidere i futuri fornitori che aiuteranno la compagnia nostrana ad ampliare l’attuale infrastruttura presente. Huawei, neanche a dirlo, è tra le favorire per vincere.

Il nostro paese è stato uno dei primi in Europa a garantire una copertura per la rete di nuova generazione. Anche se circoscritta ad alcune delle grandi città, è stato un modo per far capire come il paese sia concentrato a evolversi tecnologicamente parlando.

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