Dal 2020 sarà presente il 5G nei mercati italiani e mondiali. Non solo sul piano business ma anche privato, la nova rete del futuro porterà una rivoluzione in ogni ambito e aspetto. Lo standard arriverà a coprire ogni angolo del pianeta e nel caso italiano, ha visto gli operatori nazionali sborsare ingenti cifre per il suo sviluppo. Di fatto finora son stati versati miliardi su miliardi per le infrastrutture e tanti altri sono i soldi che dovranno essere sborsati per i tanti settori in cui la rete si applicherà. Avendo sborsato grandi capitali, le compagnie italiane, come quelle europee, si dice che abbiano intenzione di chiudere le antenne della connessione 3G per rientrare delle spese sostenute.

3G: per quale motivo dovremo dire addio alla rete?

Si parla di cifre di investimento che superano i 6,5 miliardi totali versati dai gestori di telefonia mobile, precisamente da Tim, Wind, 3 Italia, Iliad e Fastweb, vincitori dell’asta per le frequenze tenutasi oltre un anno fa.

Con la chiusura delle antenne 3G sperano di recuperare parte delle somme versate attraverso più metodi diversi. Da una parte infatti, abbiamo l’aumento dei pacchetti con all’interno la disponibilità della rete 5G per gli utenti. D’altra parte, chiudendo una tecnologia già obsoleta, si potrà lasciare lo spazio per il 4.5G e 5G sull’intero territorio nazionale (e non).

Ancora i tempi di attesa son lunghi però; non appena il 4G si sarà radicato ovunque non lasciando aree scoperte, si potrà procedere con lo spegnimento della vecchia connessione. Il 2G, invece, rimarrà attivo come supporto per la rete telefonica.

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